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Tumori: nasce la radioterapia «fast» a 4D


Tempi di trattamento ridotti fino al 50%, massima precisione, minima tossicità. Sono questi i punti di forza dell'innovativa tecnica di radioterapia «Fast» (Frazionamento Accelerato dello Schema Terapeutico) messa a punto dall’Istituto Europeo di Oncologia.



Grazie alle nuove apparecchiature appena acquisite in fatto di radioterapia 4D, che rappresentano l’avanguardia internazionale nel settore, è possibile ridurre fino al 50% la durata complessiva del trattamento di radioterapia per le principali forme tumorali, a parità di efficacia rispetto agli schemi di trattamento tradizionali e con meno effetti collaterali.



Inoltre, questa nuova tecnologia permette di ampliare l’applicazione delle metodiche di precisione che già hanno rivoluzionato la cura di alcuni tumori, come quello della prostata, portando a garantire buone condizioni di salute all'85% dei malati.



«Il trattamento a quattro dimensioni, che tiene conto, oltre che del volume, anche del movimento, è l'ultima frontiera della radioterapia», ha spiegato Roberto Orecchia, direttore della Divisione di Radioterapia e Ordinario all’Università di Milano.



In pratica, oggi è possibile identificare esattamente il bersaglio e inseguirlo nel suo movimento, grazie a immagini reali che guidano direttamente il fascio radiante.
Il passo successivo, già in sperimentazione allo IEO, è quello di tener conto anche dei parametri biologici della lesione tumorale, vale a dire l’attività della cellula malata, in modo da modulare la cura a a seconda delle caratteristiche specifiche del tumore.
09/03/2006

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